Cosa fa un investigatore privato?
Quante volte ti sarai chiesto cosa fa un investigatore privato? Molte persone immaginano scene da film noir con detective in trench coat e cappello. Tuttavia, la realtà di questa professione è molto più complessa e diversificata. In Italia, gli investigatori privati svolgono una vasta gamma di attività che vanno dalla raccolta di prove in casi di infedeltà coniugale alla ricerca di persone scomparse, fino alle indagini aziendali su frodi e comportamenti illeciti.
In questo articolo ti dirò in dettaglio cosa fa un investigatore privato, i compiti e le competenze necessarie ad intraprendere questa professione, illustrando come questi professionisti possano offrire supporto prezioso in situazioni delicate e complesse.
Indice dei contenuti
Requisiti del detective privato
Partendo dal principio, cosa studiare per diventare investigatore privato? Serve un titolo di studio, come una laurea specialistica o triennale in giurisprudenza, in scienze dell’investigazione, in psicologia (preferibilmente a indirizzo forense), in sociologia o in economia.
In seguito, occorre svolgere un percorso lavorativo di almeno 3 anni presso un’agenzia investigativa. Nel corso di questo lasso di tempo, il diretto interessato deve aver preso parte a corsi di specializzazione in materia di investigazioni private.
Se desidera svolgere questo ruolo come dipendente, deve prendere parte in modo attivo ad attività di indagini, lavorando nei corpi investigativi della Polizia per almeno cinque anni.
Al momento, non esiste un albo professionale per gli investigatori privati. Tuttavia, ai sensi di quanto indicato nella Legge n.4 del 14 gennaio 2013, questa figura rientra tra le categorie di associazioni che sono tenute ad aggiornare il proprio know-how.
Nel caso si desideri aprire una propria agenzia investigativa, occorre ottenere una licenza prefettizia. Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 269 del 2010, è necessario inoltrare alla Prefettura della provincia di riferimento la domanda per ottenere la licenza, quest'ultima ha una durata di tre anni e consente all’investigatore di poter dirigere e amministrare un istituto di investigazioni private.
Si può lavorare, inoltre, anche come investigatore privato senza licenza: la qualifica nel caso in oggetto è quella di CIIE, ossia collaboratore investigativo per incarichi elementari. Con questa formula, poiché non è necessaria la licenza, è possibile anche lavorare come investigatore privato senza laurea. Tuttavia, in questo scenario, sono poche le attività che possono essere portate a termine, come ad esempio:
- attività di osservazione statica e dinamica, cioè il pedinamento, anche attraverso strumenti elettronici, GPS;
- video e foto;
- sopralluoghi;
- raccolta di informazioni estratte da documenti di libero accesso anche in pubblici registri;
- interviste a persone anche a mezzo di conversazioni telefoniche;
- raccolta di informazioni e attività di indagine in ambito commerciale.
Dunque, ragionando in termini di sbocchi lavorativi di un investigatore privato, diverse sono le modalità per svolgere al meglio questa professione. Si può decidere di mettersi in proprio, divenendo il titolare di un’agenzia investigativa, oppure di agire come libero professionista alla ricerca delle migliori collaborazioni. Altra opzione è quella di lavorare come dipendente.
Di cosa si occupa l’investigatore privato?
L’investigatore privato può svolgere indagini per conto di clienti privati, di imprese, di avvocati e di enti pubblici, con l’intento primario di ricercare prove concrete, rilevanti nei processi.
Tra i suoi compiti c’è sempre quello di accertare la verità per conto dei clienti che lo chiamano in causa. A prescindere dalla sua specializzazione, l’investigatore privato è tenuto a ricercare informazioni e a portare prove certificate, attenendosi comunque ai limiti dell’ordinamento. Quindi, non può violare le leggi quando svolge la sua professione.
Diverse sono le tipologie di indagini su cui questo professionista viene interpellato dai clienti.
Cosa può scoprire un investigatore privato? Si va dai casi di infedeltà coniugale a quelli di ricerca di persone scomparse, di verifiche sull’affidabilità finanziaria, sottrazione dei dati, dai casi di ammanchi e differenze in fase di inventario al monitoraggio di episodi di concorrenza sleale, furto di marchi e di brevetti.
Atti illeciti, controlli di affidabilità finanziaria, raccolta di prove utili nei procedimenti penali, accertamento delle dinamiche dei sinistri e simulazioni di malattie o di infortuni sul posto di lavoro sono ulteriori compiti.
Ma anche pedinamenti, investigazioni tramite il supporto della tecnologia (dispositivi satellitari in primo luogo), raccolta di materiale in formato audio, video e fotografico.
Quali sono le tipologie di servizi che svolge un investigatore privato in Italia? Continua la lettura per scoprirlo.
Cosa fa un investigatore privato in Italia?
Un investigatore privato in Italia svolge una serie di attività che mirano a raccogliere informazioni e prove per conto di privati, aziende o enti pubblici. Di seguito le principali mansioni di un investigatore privato.
- Indagini su infedeltà coniugale: raccolta di prove su eventuali tradimenti all'interno di relazioni matrimoniali o di coppia.
- Ricerca di persone scomparse: localizzazione di persone scomparse o irreperibili, sia per motivi personali che legali.
- Indagini aziendali: controllo dei dipendenti per frodi, assenteismo, violazione di clausole contrattuali, concorrenza sleale e altre attività illecite all'interno dell'azienda.
- Verifiche pre-assunzione: raccolta di informazioni su potenziali dipendenti per verificare la veridicità dei dati presentati nei curriculum e valutare la loro idoneità.
- Indagini su frodi assicurative: verifica di sinistri e richieste di indennizzo per identificare eventuali frodi.
- Investigazioni penali difensive: raccolta di prove e informazioni per la difesa legale in procedimenti penali, collaborando con avvocati e legali.
- Indagini patrimoniali: ricerca e analisi del patrimonio di persone fisiche o giuridiche per questioni di recupero crediti, divorzi o separazioni.
- Bonifiche ambientali e telefoniche: verifica di ambienti e dispositivi elettronici per rilevare eventuali microspie o sistemi di sorveglianza non autorizzati.
- Sorveglianza e pedinamenti: monitoraggio discreto di persone per raccogliere informazioni sui loro movimenti e attività.
- Consulenze e sicurezza: fornitura di consulenze in materia di sicurezza personale, aziendale e informatica.
Come opera un investigatore privato?
Illustrare come lavora un investigatore privato è abbastanza complesso poiché esistono varie e diversificate attività a cui questo professionista si dedica. In Italia svolge il suo lavoro seguendo una serie di procedure e tecniche ben definite, sempre nel rispetto della legge e delle normative sulla privacy.
Tutto inizia con una consultazione iniziale, durante la quale l'investigatore incontra il cliente per capire le sue esigenze e gli obiettivi dell'indagine. Questo primo incontro è fondamentale per raccogliere tutte le informazioni necessarie e discutere i dettagli del caso. In questa fase, l'investigatore fornisce anche una stima dei costi, basata sulla complessità del caso e sul tempo previsto per l'indagine.
Una volta definiti i dettagli, si passa alla pianificazione dell'indagine. L'investigatore elabora una strategia investigativa dettagliata, identificando le risorse e gli strumenti necessari. A seconda del caso, possono essere utilizzati diversi metodi, come la sorveglianza, le interviste o la ricerca documentale.
La fase di raccolta delle prove è cruciale. Gli investigatori possono monitorare e documentare i movimenti e le attività delle persone oggetto di indagine, utilizzando fotografie, video e note dettagliate. Il pedinamento è un'altra tecnica utilizzata, che consiste nel seguire discretamente una persona per raccogliere informazioni sui suoi spostamenti e comportamenti. Inoltre, gli investigatori possono condurre interviste e interrogatori per ottenere informazioni rilevanti da testimoni, amici, familiari o colleghi e analizzare documenti pubblici e privati per raccogliere dati utili.
Che strumenti usa il detective? La tecnologia gioca un ruolo fondamentale nel lavoro dell'investigatore privato. L'uso di attrezzature di sorveglianza come telecamere nascoste, microfoni e dispositivi di localizzazione GPS permette di raccogliere prove senza essere scoperti. Inoltre, le bonifiche ambientali, ovvero la verifica di ambienti e dispositivi elettronici per rilevare la presenza di microspie o sistemi di sorveglianza non autorizzati, sono parte integrante del processo.
Una volta raccolte tutte le prove, queste vengono analizzate per verificarne la rilevanza e l'attendibilità. L'investigatore redige poi un rapporto dettagliato che documenta tutte le scoperte, corredato da prove fotografiche e video, se disponibili. Questo rapporto viene infine presentato al cliente, spesso insieme a una consulenza su come procedere sulla base delle informazioni raccolte. In alcuni casi, l'investigatore collabora con avvocati e legali per fornire prove utili in contesti giudiziari.
È fondamentale che tutte queste attività siano condotte nel rispetto delle normative sulla privacy e sulla protezione dei dati personali. Inoltre, gli investigatori devono essere autorizzati e possedere le licenze necessarie rilasciate dalla prefettura per operare legalmente. In questo modo esiste la garanzia che il lavoro dell'investigatore privato è legale, poiché è autorizzato e questo assicura professionalità e discrezione in ogni passo del processo investigativo.
Cosa NON può fare l’investigatore privato?
Stabilito cosa può fare un investigatore privato, è necessario porre l'accento sul fatto che esistono, tuttavia, dei limiti in termini di indagini a cui questo professionista deve attenersi. Superarli equivale, di fatto, a commettere reato. Ad esempio, un investigatore privato può controllare un cellulare? No, ma questo è solo uno dei limiti che questo professionista deve rispettare.
La premessa necessaria è che qualisiasi attività di indagine un investigatore privato debba svolgere, deve essere autorizzata e regolamentata da un documento legale, cioè il mandato investigativo.
Detto questo, ecco alcune delle cose che un investigatore privato non può fare:
- Violazione della privacy
- Accesso Illegale a dati personali: un investigatore privato non può accedere a dati personali protetti, come registri bancari, cartelle cliniche o dati telefonici, senza il consenso esplicito della persona interessata o senza un mandato legale.
- Intrusione nelle comunicazioni: non può intercettare comunicazioni private, come telefonate, email o messaggi di testo, senza autorizzazione legale.
- Accesso a proprietà privata
- Entrare in proprietà senza permesso: non può entrare in abitazioni, uffici o altre proprietà private senza il permesso del proprietario o senza un mandato.
- Installare dispositivi di sorveglianza: non può installare telecamere, microfoni o altri dispositivi di sorveglianza in proprietà private senza autorizzazione.
- Uso di falsa identità
- Falsificazione di documenti: non può utilizzare documenti falsi o identità fittizie per ottenere informazioni o accedere a luoghi riservati.
- Ingannevoli affiliazioni: non può fingere di essere un rappresentante delle forze dell'ordine o di altre autorità per ottenere informazioni.
- Molestia o intimidazione
- Pedinamenti invasivi: non può seguire una persona in modo tale da causare disagio, paura o intimidazione.
- Contatti non desiderati: non può contattare ripetutamente una persona contro la sua volontà per ottenere informazioni.
- Alterazione di prove
- Manipolazione di prove: non può alterare, distruggere o fabbricare prove per influenzare l'esito di un'indagine o di un processo legale.
- Esecuzione di atti illegali
- Violazione di leggi: non può compiere azioni che violano la legge, come entrare illegalmente in un edificio, rubare informazioni o commettere qualsiasi altro atto criminale.
- Compiti riservati alle forze dell'ordine
- Arresti o detenzioni: non ha l'autorità per arrestare o detenere persone, compiti che sono riservati esclusivamente alle forze dell'ordine.
Queste limitazioni sono fondamentali per garantire che il lavoro dell'investigatore privato sia condotto in maniera legale ed etica, rispettando i diritti e la privacy delle persone coinvolte. Gli investigatori privati devono quindi operare entro i confini della legge, utilizzando le loro competenze e risorse in modo responsabile e professionale.
Quanto guadagna un investigatore privato?
Uno dei quesiti maggiormente ricorrenti tra chi desidera lavorare in questo ambito è quanto viene pagato un investigatore privato. Il compenso di un investigatore privato in Italia può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui l'esperienza, la specializzazione, la complessità del caso e la regione in cui opera. Ecco una panoramica delle diverse componenti che influenzano il compenso di un investigatore privato.
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Tariffa oraria
- Investigatori Junior: gli investigatori con meno esperienza tendono a guadagnare meno, con tariffe orarie che possono variare dai 30 ai 50 euro l'ora.
- Investigatori Senior: gli investigatori più esperti e affermati possono chiedere tariffe orarie che vanno dai 70 ai 150 euro l'ora o anche di più, a seconda della loro reputazione e delle competenze specifiche.
- Tipologia di servizi
- Indagini su infedeltà coniugale: questo tipo di indagine può avere costi che variano dai 500 ai 3.000 euro, a seconda della durata e della complessità.
- Indagini aziendali: le indagini aziendali, come quelle su frodi o concorrenza sleale, possono essere più costose, spesso tra i 1.000 e i 10.000 euro, a seconda della portata del caso.
- Rintraccio di persone: la ricerca di persone scomparse può costare dai 1.000 ai 5.000 euro, in base alla difficoltà del caso e alle risorse necessarie.
- Spese accessorie
- Spese di viaggio: se l'indagine richiede spostamenti, le spese di viaggio, alloggio e pasti possono essere addebitate separatamente.
- Attrezzature tecnologiche: l'uso di attrezzature specialistiche come telecamere nascoste, dispositivi GPS e altri strumenti di sorveglianza può comportare costi aggiuntivi.
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Durata dell'indagine:
- Breve termine: indagini di breve durata (pochi giorni o settimane) avranno un costo totale inferiore rispetto a quelle di lunga durata.
- Lungo termine: indagini che si estendono su mesi o richiedono una sorveglianza continuativa avranno costi significativamente più elevati.
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Località
- Grandi città: in grandi città come Roma, Milano o Napoli, le tariffe tendono ad essere più alte a causa del costo della vita e della domanda di servizi investigativi.
- Aree rurali: nelle aree rurali o meno popolate, le tariffe possono essere più basse.
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