Finta malattia del dipendente: cos'è, indagini e prove per il licenziamento
Negli ultimi anni, il fenomeno della "finta malattia" è diventato sempre più rilevante, sollevando questioni etiche, sociali e legali. Questo termine si riferisce alla pratica di simulare sintomi di malattie fisiche o mentali per ottenere vantaggi personali, come assenze dal lavoro, benefici economici o attenzioni speciali. Sebbene possa sembrare un comportamento isolato o marginale, la finta malattia ha implicazioni profonde che interessano non solo chi ne fa uso, ma anche le istituzioni sanitarie, le aziende e la società nel suo complesso.
In questo articolo, esploreremo le diverse sfaccettature del fenomeno della falsa malattia, analizzando le cause che spingono le persone a simulare una malattia, i metodi utilizzati e le conseguenze che ne derivano, come le aziende possono tutelarsi.
Indice dei contenuti
- Come scoprire se è finta malattia?
- Quali prove servono per il licenziamento per giusta causa per finta malattia?
- Come denunciare una falsa malattia?
- Come si svolgono le indagini per individuare la falsa malattia?
- Cosa succede al dipendente che finge la malattia?
- Indagini per falsa malattia: i vantaggi per l’azienda
Come scoprire se è finta malattia?
Nel nostro Paese, è risaputo quanto l’assenteismo sul lavoro sia una vera e propria piaga sociale: i casi di falsa malattia, di abuso in relazione ai permessi aventi a che fare con la Legge 104, la falsa invalidità, le assenze strategiche che si verificano puntualmente nei fine settimana o ancora la simulazione degli infortuni sono esempi lampanti al riguardo.
Tenendo conto che in molti casi, i datori di lavoro hanno riscontrato che i loro sospetti sull’inaffidabilità dei dipendenti erano piuttosto fondati, ricorrere ad un’agenzia investigativa, si è dimostrata la scelta migliore in assoluto.
Quali prove servono per il licenziamento per giusta causa per finta malattia?
Il datore di lavoro può inviare all’indirizzo di domicilio del dipendente un medico dell’INPS per la visita medica di controllo. Ma poi, al di fuori degli orari di reperibilità, come si comporta il dipendente che risulta assente per malattia? Su quali strumenti può contare il datore di lavoro? Il più delle volte, la difficolta principale risiede nel raccogliere le prove di un’eventuale falsa malattia.
Nell’evenienza in cui durante il periodo di malattia, il dipendente dovesse avere un comportamento che possa pregiudicarne la guarigione, il datore di lavoro ha tutte le carte in regola per procedere al licenziamento immediato. Lo stesso dicasi per eventuali azioni in antitesi con quanto indicato nel certificato medico. Anche in questo caso, vi sono tutti i presupposti per il licenziamento immediato per giusta causa.
Per dimostrare il comportamento illecito del dipendente assenteista, occorrono prove concrete.
In tal senso, il semplice controllo dei profili social è più che sufficiente per raccogliere le prove che servono per il licenziamento per giusta causa. Lo stesso dicasi per quanto riguarda gli appostamenti, effettuati a debita distanza per non dare nell’occhio e con la massima discrezione. Se ad esempio il diretto interessato si mette in malattia per finta, mentre invece è in vacanza, è possibile procedere al licenziamento per giusta causa senza preavviso.
Onde evitare la contestazione delle foto, viste come non contestualizzate, è il caso sempre di rivolgersi ai professionisti del settore, dato che un investigatore privato può controllare un dipendente.
Come denunciare una falsa malattia?
Denunciare una falsa malattia può essere un processo delicato e richiede attenzione per garantire che le accuse siano fondate e gestite correttamente. Ecco una guida passo-passo su come procedere:
Raccogliere prove
Prima di fare qualsiasi denuncia, è fondamentale raccogliere prove concrete che dimostrino la falsità della malattia. Queste prove possono includere:
- testimonianze di colleghi o altre persone che possono confermare l'inganno;
- documenti o messaggi che mostrano contraddizioni con la dichiarazione di malattia;
- osservazioni personali, come attività sui social media che dimostrano che il dipendente non era realmente malato.
Verificare le politiche aziendali
Ogni azienda ha politiche e procedure specifiche per gestire le assenze e le denunce di frode. Consultare il manuale del dipendente o il reparto delle risorse umane per comprendere le linee guida interne.
Segnalare al reparto risorse umane
Portare le prove raccolte al reparto risorse umane dell'azienda. HR ha il compito di investigare e prendere le azioni appropriate. Assicurarsi di presentare le prove in modo chiaro e organizzato.
Procedura di indagine interna
L'HR o un comitato designato condurrà un'indagine interna per verificare le accuse. Questa indagine potrebbe includere:
- interviste con il dipendente accusato e con altri testimoni;
- revisione della documentazione medica presentata dal dipendente;
- collaborazione con professionisti legali o medici, se necessario.
Azioni disciplinari
Se le accuse risultano fondate, l'azienda potrà intraprendere azioni disciplinari, che possono variare da un avvertimento scritto fino al licenziamento per giusta causa. Le azioni specifiche dipenderanno dalle politiche aziendali e dalla gravità dell'inganno.
Denuncia alle autorità
In casi gravi, potrebbe essere necessario denunciare la falsa malattia alle autorità competenti, come l'INPS in Italia, o altre agenzie governative che gestiscono i benefici per malattia. Questo può comportare conseguenze legali per il dipendente, inclusi sanzioni finanziarie o accuse penali.
Documentazione e trasparenza
Mantenere una documentazione accurata di tutte le fasi del processo di denuncia e indagine. Assicurarsi che tutte le azioni siano trasparenti e conformi alle leggi sul lavoro e alle politiche aziendali.
Formazione e prevenzione
Per prevenire futuri casi di falsa malattia, è utile che l'azienda fornisca formazione regolare ai dipendenti sulle politiche di assenza per malattia e sulle conseguenze delle frodi. Creare un ambiente di lavoro che supporti la trasparenza e il benessere dei dipendenti può ridurre la necessità di ricorrere a comportamenti fraudolenti.
Seguire questi passaggi può aiutare a gestire in modo efficace e legale la denuncia di una falsa malattia, proteggendo l'integrità dell'ambiente di lavoro.
Come si svolgono le indagini per individuare la falsa malattia?
Al fine di verificare la finta malattia del lavoratore, vale a dire che la malattia non sia altro che una modalità per impegnare il tempo per se stessi, per beneficiare di indennità o per svolgere altri incarichi, il datore di lavoro spesso si rivolge a un’agenzia investigativa, il cui compito primario, dopo essere stata debitamente autorizzata allo svolgimento della sua attività, consiste nel recuperare prove ed informazioni utili da portare in sede giudiziaria per dimostrare quanto sia fondato il licenziamento per giusta causa per malattia. Le prove possono avere valore anche in sede penale nell’ottica di una denuncia al lavoratore per truffa, dovuta a finta malattia.
Gli investigatori privati possono pedinare il lavoratore e acquisire foto e video durante il lasso di tempo in cui doveva essere sul posto di lavoro. In linea teorica, il datore di lavoro non potrebbe avviare controlli inerenti l’idoneità per malattia dei suoi dipendenti. L’unica eccezione, in tal senso, è costituita dal servizio ispettivo dell’INPS: tuttavia, nel caso in oggetto, prevale la salvaguardia degli interessi degli altri dipendenti e la tutela del patrimonio aziendale.
Così facendo, il datore di lavoro ha tutte le carte in regola per dar luogo alla contestazione dei certificati medici che attestano la finta malattia. Poi toccherà agli organi giuridici competenti verificare un’eventuale insussistenza della malattia o la minore gravità di quest’ultima.
Cosa succede al dipendente che finge la malattia?
In caso di falsa malattia del dipendente, le conseguenze possono essere significative e variano a seconda delle circostanze specifiche e delle leggi del paese o delle politiche aziendali. Ecco una panoramica delle possibili conseguenze.
Conseguenze legali
- Sanzioni disciplinari: il dipendente può essere soggetto a sanzioni disciplinari, che possono includere avvertimenti scritti, sospensioni senza paga o addirittura il licenziamento.
- Licenziamento per giusta causa: in molti casi, fingere una malattia costituisce una violazione grave del contratto di lavoro, giustificando il licenziamento immediato per giusta causa.
- Restituzione dei benefici: se il dipendente ha ricevuto benefici economici o altre forme di assistenza durante il periodo di malattia simulata, potrebbe essere obbligato a restituire tali somme.
Conseguenze economiche
- Perdita del reddito: il dipendente può perdere il diritto alla retribuzione per il periodo di malattia fittizia, oltre a potenziali bonus o aumenti salariali futuri.
- Difficoltà a trovare nuovo impiego: la reputazione del dipendente può essere danneggiata, rendendo difficile trovare un nuovo lavoro. Alcune aziende possono anche inserire il dipendente in una lista nera interna.
Conseguenze sociali e personali
- Perdita di fiducia: la fiducia dei colleghi e dei superiori può essere compromessa, creando un ambiente di lavoro ostile o difficile.
- Danno alla reputazione: la scoperta di una malattia finta può danneggiare la reputazione professionale e personale del dipendente, con ripercussioni durature.
- Implicazioni psicologiche: il dipendente può affrontare stress, ansia e senso di colpa per le proprie azioni, che possono avere impatti negativi sulla salute mentale.
Conseguenze per l'azienda
- Riduzione della produttività: la finta malattia può ridurre la produttività aziendale, creando disagi nella gestione del personale e nei carichi di lavoro.
- Costi aggiuntivi: l'azienda potrebbe dover affrontare costi aggiuntivi per assumere temporaneamente personale sostitutivo o per indagare sul caso di finta malattia.
- Impatti sull'atmosfera aziendale: la scoperta di comportamenti fraudolenti può creare un clima di sfiducia e sospetto all'interno del team.
Indagini per falsa malattia: i vantaggi per l’azienda
Per l’azienda, ricorrere alle investigazioni aziendali di una società di investigazioni per accertare casi di finta malattia, presenta tutta una serie di vantaggi. Molte volte le assenze finiscono per incidere in modo negativo sia sui livelli di produzione sia sull’organizzazione aziendali. Nel momento in cui le suddette assenze superano di gran lunga le medie del personale e si registrano in concomitanza dei picchi di lavoro oppure a ridosso delle festività o dei fine settimana, c’è il rischio che i compiti non vengano portati a termine, che le altre figure professionali debbano fare dello straordinario, che si perdano clienti e fornitori o che fatturato e utile netto subiscano un brusco stop.
Individuare casi di finta malattia di personale che se ne approfitta, permette alla tua organizzazione aziendale di licenziare per giusta causa gli assenteisti e di assumere nuovi dipendenti che hanno la volontà e gli stimoli per affrontare nuove sfide lavorative.
Da anni la nostra agenzia investigativa di occupa di accertare questi comportamenti scorretti. La nostra attività di indagine anti-assenteismo per finta malattia viene effettuata da investigatori con pluriennale esperienza sul campo e in possesso della licenza prefettizia. A fronte di eventuali testimonianze giurate presso il Tribunale di competenza, conta sulla nostra massima disponibilità.
Tutela gli interessi della tua impresa e mettiti in contatto con noi per saperne di più.
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