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Mobbing sul lavoro: cos'è, conseguenze e come difendersi

mobbing sul lavoro
| Luca Lampis | Investigazioni Private

Al giorno d'oggi il contesto lavorativo è diventato sempre più complesso. Dal costante bisogno di rimanere aggiornati in merito alle tante innovazioni tecnologiche fino ai ritmi frenetici che caratterizzano la maggior parte delle professioni: i lavoratori sono sottoposti a una notevole pressione.

In alcuni casi a tali situazioni già stressanti si va ad aggiungere un fenomeno conosciuto come mobbing.

Si tratta di un meccanismo consapevolmente ostile da parte di datori di lavoro o colleghi che, pur esistendo da tempo in diverse forme, solo in anni recenti è divenuto oggetto di studio e di crescente tutela legale.

All'interno di questo articolo esploriamo più nel dettaglio cos'è il mobbing, quali sono le conseguenze e infine come tutelarsi nel caso in cui ci si trovi ad affrontare questo spiacevole scenario.

Cosa si intende per mobbing sul lavoro?

Con l'espressione mobbing si indica un atteggiamento volutamente ostile, più o meno esplicito ma pur sempre intenzionale e non limitato a incidenti isolati.

La definizione di mobbing può aiutare a comprendere se ci si trova di fronte a un episodio sgradevole ma privo di ripercussioni oppure a un vero e proprio comportamento studiato per minare il benessere psicologico della persona che ne è oggetto.

Le modalità attraverso le quali può manifestarsi tale volontà persecutoria sono numerose. Dagli insulti a viso aperto fino alle strategie più subdole pensate per isolare un determinato individuo dal gruppo di lavoro, passando per piccole e grandi umiliazioni: tutti questi campanelli d'allarme devono essere presi in esame per valutare se è in atto una strategia consapevole e dunque perseguibile a livello legale.

Caratteristiche del mobbing

Esistono diverse tipologie di mobbing, prevalentemente legate alla posizione occupata dai soggetti coinvolti, come indicato dalla distinzione tra mobbing verticale e orizzontale.

Nel primo caso, mobbing verticale, gli atteggiamenti ostili sono messi in atto da parte della figura con la posizione più alta nell'organico aziendale attraverso un insieme di pratiche che mina le opportunità di crescita e spesso anche il benessere del collaboratore.

Per mobbing orizzontale si intende, come del resto si evince dal nome stesso, un'atmosfera ostile creata da persone che si trovano alla pari nella gerarchia aziendale. In questo scenario può essere più difficile riconoscere un vero e proprio intento consapevole e ciò conduce alla difficoltà di tutelarsi.

A prescindere dalla tipologia specifica di mobbing, quel che accomuna queste pratiche è il risultato, ovvero un senso di isolamento e mancato supporto, che si manifesta in un calo della produttività e in un disagio che aumenta con il passare del tempo.

Conseguenze legali del mobbing sul lavoro

Attualmente non esiste una normativa specifica nata per contrastare il fenomeno sempre più diffuso del mobbing, ma l'articolo 41 della Costituzione e altre due leggi del Codice Civile indicano chiaramente quali sono le pratiche che deve adottare un datore di lavoro o che devono essere rispettate nell'ambiente professionale.

Rifacendosi a tali norme è possibile studiare una strategia di difesa, facendo preferibilmente riferimento a un legale che ha acquisito un'esperienza specifica attraverso la gestione di casi simili in passato.

Cosa fare in caso di mobbing sul posto di lavoro

Chi si trova a gestire un gruppo di lavoro dove si nota un cambiamento nel comportamento di una risorsa, legato a un calo dei risultati e ad altri segnali di stress, dovrebbe prestare attenzione a tali elementi. Nei contesti dove è presente un ufficio dedicato alle risorse umane, si rivela fondamentale affrontare il tema in maniera professionale, cercando di prevenire se possibile il fenomeno.

Nel momento in cui nel contesto lavorativo di riferimento mancano delle linee guida aziendali e una cultura basata sulla collaborazione, spetta necessariamente al dipendente cercare di tutelarsi. Quando ci si accorge di essere in prima persona il bersaglio di atteggiamenti scorretti da parte del proprio responsabile oppure dei colleghi, è fondamentale adottare una strategia efficace per contrastare gli effetti negativi.

In questo caso è indispensabile conservare tutte le conversazioni che possono provare l'intento di creare danni psicologici.

Come dimostrarlo e come difendersi

Nell'ottica di dimostrare un'effettiva violazione dei comportamenti prescritti dal Codice Civile e dalla Costituzione, si dimostra cruciale poter contare su rendiconti precisi e inconfutabili degli episodi che compongono la strategia ostile da parte del datore di lavoro oppure dei colleghi.

Tuttavia, non sempre è possibile farlo in modo inequivocabile.

Sfortunatamente le azioni mirate a minare le prestazioni lavorative e in alcuni casi anche la serenità di un individuo non sono facilmente riconoscibili in un primo momento e risultano spesso difficili da dimostrare.

Per questo motivo si rivela indispensabile fare riferimento a un'agenzia investigativa che vanta un'esperienza pregressa in tale ambito. Solo attraverso l'impiego delle giuste tecniche è possibile difendersi in sede legale, in virtù dell'ottenimento di prove solide e chiare da parte di professionisti qualificati e autorizzati.

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