Revenge Porn: cos'è e come comportarsi
Non tutti sanno che il revenge porn non è una bravata, ma un qualcosa di molto grave che giustamente può macchiare la fedina penale e che può essere classificato tra i reati informatici.
La maggior parte delle vittime sono donne, anche se non mancano i casi al maschile, specialmente nelle comunità LGBTQIA+.
Per capire di cosa si tratta, quali sono le conseguenze del reato e come tutelarsi, prosegui nella lettura.
Indice dei contenuti
Cos'è il Revenge Porn
Tale espressione, la cui traduzione alla lettera sarebbe "porno vendetta", descrive l'invio a terzi di materiale (foto e video) in pose e atteggiamenti sessualmente espliciti, senza aver ottenuto il consenso della persona ritratta.
La finalità sarebbe quella di vendicarsi del soggetto ripreso, specialmente alla fine di una relazione, ma può verificarsi anche durante la frequentazione.
Tuttavia, alcuni violano la sfera intima di una persona a scopo estorsivo, a volte senza conoscerla.
Quanto all'aspetto legale, sono poche le nazioni che hanno varato una normativa sul revenge porn; tra queste ricordiamo le seguenti:
- parte degli USA
- Australia
- Canada
- Israele
- Malta
- Giappone
- Regno Unito
- Germania
- Isole Filippine.
In altri Stati, il reato è punibile sotto altre fattispecie, ossia diffamazione, violazione della privacy, molestie, minacce e, in casi estremi, istigazione al suicidio.
Stando ai dati raccolti dall'associazione britannica Revenge Porn Helpline, nel periodo 2020-2021
c'è stato, a livello mondiale, un aumento dei casi del 40%, con trend in crescita; nel 75% delle situazioni, le vittime sono donne, in buona parte maggiorenni e under 30.
Revenge Porn in Italia
In base a statistiche condotte tra aprile-maggio del 2022 in collaborazione tra la società The Fool (attiva nel settore della reputazione digitale) e l'ente no profit Permesso Negato (in prima linea nella lotta contro la pornografia), sono emerse alcune informazioni sulla situazione in Italia, dove la porno vendetta ha ricevuto il riconoscimento come reato grazie alla Legge 69 del 19 luglio 2019:
- 2 milioni di persone sono state vittime di revenge porn
- il 70% sono donne
- l'età media è di 27 anni
- solo il 50% denuncia il fatto alla Polizia Postale
- il 30% non adisce a vie legali per evitare che l'accaduto diventi di dominio pubblico
- il numero delle indagini in corso al 2021 era di 1083.
Dallo studio, viene fuori un dato allarmante: l'84% di chi ha diffuso video e immagini all'insaputa della persona ripresa ha dichiarato che lo rifarebbe ancora, in quanto non giudica offensivo né lesivo tale comportamento.
Il 10% degli intervistati afferma di aver divulgato dei contenuti senza sapere nulla sul consenso della vittima, mentre soltanto il 13% ha ammesso di aver sbagliato.
Reato di revenge porn: cosa dice la Legge
Il revenge porn rappresenta una vera e propria violazione del Codice Penale, come stabilito dall'articolo 612 ter della stessa fonte.
Il testo prevede una pena detentiva da 1 a 6 anni di reclusione e sanzioni pecuniarie a partire da 5000 € a 15000 €.
Aggravanti della porno vendetta
Se a commettere il reato è stato il tuo ex fidanzato (o ex marito) oppure sei stata ripresa in atteggiamenti intimi quando aspettavi tuo figlio, sappi che ciò costituisce un'aggravante. La pena prevista per il trasgressore, quindi, sarà più severa, sia a livello pecuniario sia detentivo.
Un altro aspetto a cui prestare attenzione è l'attribuzione della responsabilità del dolo. A infrangere la legge, infatti, non è soltanto chi possiede e diffonde la registrazione originale del contenuto, ma anche terze persone che lo divulgano attraverso svariati canali di comunicazione.
Come difendersi dal Revenge Porn
La regola più importante è la prevenzione: mai inviare immagini e video in atteggiamenti intimi, né fare registrazioni compromettenti, nemmeno con persone che ti ispirano fiducia.
Nel caso in cui il danno fosse ormai fatto, puoi richiedere la rimozione del contenuto all'amministratore del sito web in cui lo hai trovato. Nel frattempo, richiedi il consulto di un investigatore privato, per risalire all'autore del reato e raccogliere prove in maniera corretta.
Come denunciare un caso di Revenge Porn
La vittima può sporgere querela presso gli organi di polizia giudiziaria entro 6 mesi dal momento in cui scopre la diffusione di foto e video a propria insaputa. Tuttavia, il reato è procedibile d'ufficio quando è commesso nei confronti delle seguenti categorie:
- persone con comprovate fragilità psico-fisiche
• donne in gravidanza.
Per velocizzare l'iter burocratico e la rimozione dei contenuti, ti invitiamo a contattare un legale. In tal modo, le misure applicate dalla Polizia Postale e dal Garante per il Diritto alla Privacy saranno più tempestive.
Come può essere utile un'Agenzia Investigativa
Al fine tutelare la tua privacy e di trovare chi ha diffuso immagini e video online, ti invitiamo a richiedere il consulto di un agenzia investigativa. Grazie all’esperienza, alle competenze e alla professionalità, riuscirai a scoprire:
- l'autore del reato
• contenuti trasmessi da lui e da terzi
• siti web, app di messaggistica e hard-disk in cui il materiale è stato trovato.
Per risalire al colpevole e alle sue azioni, l'esperto affiancherà tecniche e investigazioni digitali alle metodologie standard.
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