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Affidamento esclusivo dei figli: presupposti e cosa comporta

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| Luca Lampis | Investigazioni Private

Cos’è l’affidamento esclusivo?

Ai sensi di quanto sancito dalla Legge, è possibile richiedere al giudice l’affidamento esclusivo dei figli alla madre oppure al padre nella circostanza di motivi di una certa gravità per cui uno dei genitori non dovesse confermarsi adatto allo svolgimento dei suoi compiti.

All’interno dell’articolo 337 del Codice Civile si stabilisce che è il giudice che si occupa di valutare a priori la possibilità che i minori restino affidati a tutti e due i genitori o a chi tocca l’affidamento esclusivo.

Il genitore delineato come affidatario deve garantire ai minori il necessario sviluppo psicofisico e badare alla formazione, consentendo loro di vivere all’interno di un contesto sano, dove soddisfare appieno le esigenze di tipo affettivo e materiale.

Da notare che l’applicazione dell’affidamento esclusivo dei figli minori riguarda anche lo scenario in cui i genitori non fossero sposati.

Quali sono i presupposti per ottenerlo?

È la decisione del giudice a rimettere i presupposti per l’affidamento esclusivo dei figli. Quando viene valutata questa possibilità, vuol dire che l’affidamento condiviso non ha tutelato gli interessi dei minori.

Esempi calzanti al riguardo sono, pertanto, i seguenti:

  • uno dei genitori ha commesso atti di violenza sia di natura fisica sia di tipo verbale nei confronti dell’altro coniuge dinanzi ai minori;
  • uno dei genitori ha dipendenze da droga o da alcol;
  • uno dei genitori è stato condannato per reati gravi;
  • uno dei genitori non si occupa di educare i minori;
  • mancato versamento dell’assegno di mantenimento per i minori, a fronte di obbligo.

Questi sono in estrema sintesi i presupposti relativi all’affidamento esclusivo dei figli.

In questo scenario, va precisato che non si perde del tutto la responsabilità genitoriale. Quest’ultima risulta, di fatto, limitata: il genitore non affidatario ha comunque il diritto di prendere le decisioni inerenti alla salute e all’istruzione dei figli, insieme all’altro. Sia il diritto di visita sia il dovere morale e giuridico riferito al mantenimento sino al compimento dei 18 anni vengono conservati anche per il genitore non affidatario.

Caso differente è poi quello dell’affitto super esclusivo. Il giudice lo dispone nel momento in cui uno dei genitori si dimostra del tutto inadeguato nello svolgimento del suo ruolo.

Tutte le decisioni attinenti alla salute, all’istruzione e alla formazioni dei figli minori vengono prese in questo scenario solo dal genitore affidatario. Quello non affidatario conserva comunque la responsabilità genitoriale ed è obbligato ai vari doveri nei confronti dei figli. Obbligo del versamento di mantenimento compreso.

Vi sono invece tutta una serie di casistiche in cui l’affidamento esclusivo dei figli minori, invece, non viene concesso.

Nello specifico:

  • qualora uno dei due genitori avesse una relazione omosessuale che non pregiudica il rapporto con i figli;
  • nella circostanza in cui uno dei due genitori decidesse di professare una religione alternativa a quella cattolica;
  • a fronte di distanza considerevole fra le residenze dei due coniugi;
  • se uno dei due coniugi fosse stato accusato, non avendo però al momento ricevuto alcuna condanna;
  • nella casistica di contrasti caratteriali di entrambi i coniugi;
  • ove uno dei due genitori si affidasse prevalentemente ai nonni, soprattutto per il poco tempo a disposizione, a causa di una vita lavorativa particolarmente impegnativa.

Cosa fare per ottenere l’affidamento esclusivo del proprio figlio?

L’ottenimento dell’affidamento esclusivo del proprio figlio minore avviene mediante la presentazione dell’apposita domanda a un giudice. Questa richiesta può essere formulata in qualsiasi momento, anche qualora il giudice avesse già optato per l’affidamento condiviso dei figli.

Bisogna precisare che è opportuno motivare la richiesta di affidamento esclusivo. Qualora questa venisse messa nero su bianco per motivazioni correlate a vendette personali o a ricatto, il giudice la riterrà infondata e potrà anche estromettere il genitore in oggetto, affidando il minore a chi non ha fatto questo tipo di richiesta. Nei casi più gravi, il giudice può condannare il genitore che ha avanzato la suddetta richiesta a risarcire il danno, in quanto ha agito in mala fede.

Va ancora una volta ribadito che il giudice accoglie la richiesta di affidamento esclusivo dei minori solamente in seguito a un’oculata valutazione, volta ad assicurare la tutela degli interessi dei figli. Tocca, di fatto, al giudice stabilire a quale coniuge verranno affidati i minori, indicando le motivazioni in positivo per il genitore designato come capace di badare ai figli sia quelle in negativo per il coniuge inquadrato come non affidatario.

Per approfondire: il ruolo dell’avvocato e dell’investigatore privato nei casi di divorzio e affidamento figli.

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Sono anni che la nostra agenzia investigativa lavora per raccogliere elementi probatori in grado di accertare le effettiva capacità affettive, morali ed economiche dei genitori, documentando, ove ci fossero, condotte inopportune, atte a validare la richiesta di affido esclusivo.

Per ulteriori approfondimenti, mettiti in contatto con noi e ottieni maggiori informazioni sulle investigazioni per affidamento minori.

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