Skip to main content

Stalker: come riconoscerlo, tipologie e psicologia

stalker
| Luca Lampis | Investigazioni Private

Lo stalking è un fenomeno complesso e doloroso che coinvolge dinamiche psicologiche e legali. Le vittime si trovano intrappolate in un ciclo di molestie ripetute, che minano la loro serenità e li costringono a modificare le proprie abitudini di vita.

In questo articolo esploreremo in dettaglio che cos'è lo stalking, come riconoscere uno stalker, le principali tipologie di stalker e le motivazioni psicologiche dietro i loro comportamenti. Inoltre, discuteremo delle conseguenze psicologiche per le vittime e delle strategie per affrontare e prevenire questo tipo di aggressione psicologica.

Che cos'è lo stalking: definizione e natura del fenomeno

Lo stalking è definito come un comportamento ripetitivo e invadente, spesso mirato a creare un senso di paura e disagio nella vittima. Non si tratta di un singolo episodio, ma di un insieme di atti persecutori che alterano la vita quotidiana della persona, mettendo a rischio il suo benessere psicologico e fisico.

Il termine "stalking" proviene dall'inglese "to stalk", che significa "pedinare furtivamente". L'atteggiamento dello stalker può essere paragonato a quello di un predatore che segue la sua preda, invisibile ma sempre presente.

Legalmente, lo stalking è riconosciuto come reato in molte giurisdizioni, inclusa l'Italia, dove l'articolo 612-bis del Codice Penale definisce gli "atti persecutori" come un reato.

Per configurarsi come tale, le condotte devono essere ripetute e causare nella vittima almeno una delle seguenti conseguenze:

  • Un "perdurante e grave stato di ansia o paura".

  • Un "fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto".

  • La "costrizione ad alterare le proprie abitudini di vita".

Tipologie di stalker e motivazioni psicologiche

Gli stalker non sono tutti uguali. Esistono diverse tipologie, ciascuna motivata da cause psicologiche differenti. La psicologia dello stalker è complessa, e le sue motivazioni variano a seconda della tipologia di stalker.

Secondo la classificazione di Mullen (1999), esistono 5 profili principali:

Lo stalker rifiutato: il dolore del rifiuto

Lo stalker rifiutato è tipicamente un ex partner che non accetta la fine di una relazione o il rifiuto da parte della vittima. Questo tipo di stalker è spinto dal desiderio di riconciliazione o vendetta. Le sue azioni sono spesso caratterizzate da una rabbia intensa e dal bisogno di mantenere una forma di vicinanza con la persona rifiutata, anche in modo distorto.

I comportamenti più comuni includono il pedinamento, l'invio di messaggi o chiamate insistenti e, nei casi più estremi, minacce o violenza fisica.

Lo stalker risentito: la vendetta percepita

Il risentito è una persona che agisce in seguito a un torto percepito o un'umiliazione. Il suo comportamento è motivato dal desiderio di vendetta, e spesso si percepisce come una vittima. Questo tipo di stalker trova gratificazione nel controllo e nell'imposizione della propria visione della giustizia.

Il risentito può essere difficile da individuare perché tende ad agire in modo anonimo, diffondendo voci o minacciando la vittima in modo indiretto.

Il cercatore di intimità: l'ossessione romantica

Il cercatore di intimità è motivato dal desiderio di instaurare una relazione affettiva o romantica con la vittima. Questo stalker spesso nutre una "fissazione morbosa" e idealizza la relazione, credendo erroneamente che la vittima ricambi i suoi sentimenti. Ignora completamente i segnali di rifiuto, e la sua ossessione può durare per anni.

I comportamenti tipici includono l'invio di regali indesiderati, lettere o messaggi d'amore e l'invasione della privacy della vittima.

Il corteggiatore incompetente: l'approccio inadeguato

Il corteggiatore incompetente, a differenza del cercatore di intimità, ha un approccio socialmente inadeguato. È incapace di riconoscere i segnali di rifiuto e, spesso, non comprende il contesto delle sue azioni. Nonostante ciò, tende a desistere se non riceve risposte positive.

Questo tipo di stalker può anche diventare aggressivo o maleducato se non ottiene ciò che vuole, e spesso si sposta rapidamente da una vittima all'altra.

Il predatore: il più pericoloso

Il predatore è la tipologia di stalker più pericolosa. È motivato da desideri sessuali devianti e si prepara a un attacco, solitamente di natura sessuale. La sua vittima è spesso un estraneo. Il predatore è noto per il suo comportamento furtivo e per la pianificazione meticolosa dell'attacco, che può coinvolgere pedinamenti e voyeurismo.

Questo tipo di stalker è generalmente incapace di provare empatia e trae piacere dal controllo totale sulla vittima.

Come riconoscere i segnali di stalking

Il comportamento di uno stalker può iniziare in modo subdolo e diventare più evidente nel tempo. I segnali di stalking variano, ma ci sono alcune caratteristiche comuni che possono aiutare a riconoscere uno stalker in fase iniziale.

I segnali iniziali di stalking

  • Presenza ripetuta: se noti la stessa persona nei tuoi luoghi abituali (casa, lavoro, negozio) senza un motivo apparente, potrebbe essere un segno di stalking.

  • Regali indesiderati: fiori, cioccolatini o altri oggetti inviati senza motivo, specialmente da una persona che non conosci bene.

  • Telefonate o messaggi ripetitivi: chiamate e messaggi costanti, anche dopo aver chiesto di smettere.

  • Diffusione di voci: voci false o pettegolezzi che riguardano la tua persona, spesso diffusi online o attraverso amici e colleghi.

  • Cyberstalking: attività sospette sui social media, come profili anonimi che ti inviano messaggi, like o commenti su vecchi post.

I segnali avanzati di stalking

Quando lo stalking raggiunge uno stadio avanzato, i segnali diventano più gravi.

Ecco alcuni segnali di allarme:

  • Minacce dirette o implicite: frasi minacciose o messaggi che indicano che lo stalker sa dove sei o cosa stai facendo.

  • Monitoraggio e sorveglianza: lo stalker può seguirti fisicamente o attraverso il monitoraggio dei tuoi movimenti sui social media.

  • Danneggiamento di proprietà: incursioni o danneggiamenti ai tuoi beni personali, come il forare le gomme o l'irruzione in casa.

  • Tentativi di controllo: il tentativo di isolarti da amici e familiari, manipolando le tue relazioni sociali.

Conseguenze psicologiche per la vittima

Le vittime di stalking sperimentano gravi conseguenze psicologiche, che possono influire sulla loro salute mentale, fisica e sociale.

Le emozioni più comuni che le vittime provano includono:

  • Ansia e paura cronica: le vittime vivono in uno stato di allerta costante, con paura di essere seguite o contattate.

  • Disturbo da stress post-traumatico (DPTS): flashback, incubi e paura persistente caratterizzano il DPTS, che può svilupparsi in seguito a un'esperienza di stalking.

  • Depressione: la sensazione di impotenza e il ritiro dalla vita sociale sono comuni tra le vittime.

  • Isolamento sociale: la paura di incontrare lo stalker porta molte vittime a isolarsi, riducendo le proprie attività sociali.

  • Perdita di autostima: le vittime spesso si sentono inadeguate, sviluppando sensi di colpa e vergogna.

Strategie di difesa e supporto psicologico

Affrontare lo stalking richiede una combinazione di azioni legali, psicologiche e pratiche.

Ecco alcune delle strategie più efficaci per proteggersi dallo stalking:

Azioni immediate

  • Interrompere ogni contatto: non rispondere a chiamate, messaggi o qualsiasi altro tentativo di contatto.

  • Documentare tutto: conservare prove di ogni contatto, compresi messaggi, e-mail, foto e registrazioni.

  • Modificare le abitudini quotidiane: cambiare il percorso per andare al lavoro o fare la spesa, evitare luoghi isolati e aumentare la sicurezza personale.

Supporto legale

  • Denunciare lo stalker: presentare una denuncia alle autorità competenti, fornendo tutte le prove raccolte.

  • Ordine di protezione: chiedere un provvedimento restrittivo che impedisca allo stalker di avvicinarsi.

  • Ammonimento del questore: una misura preventiva che può essere richiesta prima della querela.

Supporto psicologico

  • Consultare uno psicologo: la terapia psicologica, in particolare quella cognitivo-comportamentale, è fondamentale per elaborare il trauma e gestire lo stress e l'ansia.

  • Supporto sociale: parla con amici, familiari o gruppi di supporto per non affrontare la situazione da soli.

Infine, non esitare a richiedere indagini anti-staliking presso un'agenzia investigativa.

Conclusione

Lo stalking è un fenomeno devastante che richiede attenzione e azioni tempestive da parte delle vittime, delle autorità e della società.

Comprendere come riconoscere uno stalker, conoscere le motivazioni psicologiche dietro il comportamento persecutorio e adottare le giuste strategie difensive sono passi cruciali per proteggere il proprio benessere psicologico e fisico.

La legislazione italiana e il supporto psicologico offrono strumenti potenti per affrontare questo crimine, ma la consapevolezza e la prevenzione restano le chiavi fondamentali per evitare che lo stalking si sviluppi.

Per una consulenza gratuita e senza impegno, non esitare a contattarci!
Desideri ricevere le news e i contenuti esclusivi di Phersei Investigazioni?